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Racconti di Viaggio

AKA NoMad: un’oasi di Design nel cuore di Manhattan

AKA NoMad: un’oasi di Design nel cuore di Manhattan

Introduction
Hotel

AKA NoMad

Location

New York

Author

Lucia Ziliotto

New York può essere travolgente — una metropoli che pulsa di energia ad ogni angolo. Sofisticata e malinconica, vibrante e rumorosa, è la città che, più di ogni altra al mondo, riesce a essere tutto insieme: passato, presente e futuro; un luogo fatto di contrasti ed estremi, eppure sempre autentico e credibile nella sua essenza.

Nel cuore di Midtown, nel Design District lungo Madison Avenue, sorge un nuovo tempio dell’ospitalità all’italiana: AKA NoMad. Un luogo capace di trasformare la frenesia di Manhattan in un’esperienza raffinata e rilassante. Questo boutique hotel, firmato da Piero Lissoni, incarna un’eleganza sobria e sofisticata, fondendo influenze scandinave e giapponesi con il fascino senza tempo della Grande Mela. Ospitato in un edificio degli anni ’50 con vista sull’Empire State Building, un tempo sede del The Roger New York Hotel, lo spazio è caratterizzato da materiali naturali, luci soffuse e un design curato in ogni dettaglio, creando un’atmosfera accogliente dove ogni elemento contribuisce a trasmettere equilibrio e armonia.

L’attenzione al dettaglio si percepisce in ogni angolo — dagli arredi artigianali italiani alle soluzioni estetiche che fondono con naturalezza tradizione e innovazione.

“Un Tocco di Raffinatezza e Unicità”

Tra le molte ispirazioni che hanno guidato il progetto, ce n’è una che ha colpito particolarmente l’architetto:

“Avete mai visto New York, New York con Liza Minnelli e Robert De Niro? Per me, AKA NoMad è proprio questo: una New York che scorre tra suoni, emozioni, silenzi, neve, traffico ed energia — sempre con un tocco di raffinatezza e unicità. Non è un hotel convenzionale, ma un luogo che racconta storie con uno stile che fonde il Déco con gli anni ’50… e chissà cos’altro arriverà.”

L’ingresso funge da passaggio tra il dinamismo della città e un rifugio elegante, dai toni caldi e delicati. Nella lobby, opere d’arte e installazioni astratte in seta intrecciata e tinta a mano decorano le pareti con motivi organici e fluidi. Una scenografica scala in bronzo dorato, con gradini in Pietra d’Avola, rende omaggio all’opulenza degli anni ’20, srotolandosi come un raffinato origami fino al piano ammezzato, dove una struttura retroilluminata diffonde una luce soffusa e intima.

Tra gli elementi distintivi spiccano pareti in mattoni a vista che richiamano il fascino industriale dei loft newyorkesi, pannelli retroilluminati, un lampadario a doppia altezza composto da tubi in vetro, un bancone in noce e una reception sospesa. Anche le camere trasmettono un’eleganza ricercata, con un armonioso mix di influenze e materiali naturali. I tessuti in tonalità neutre riflettono lo stile Japandi, arricchito da tocchi dorati, blu e verde, mentre gli arredi su misura dialogano con pezzi iconici del design italiano firmati Fantini, Living Divani, Porro e Salvatori.

Un Impegno Elegante per la Sostenibilità

Il progetto si distingue anche per la sua attenzione alla sostenibilità: materiali eco-compatibili e pratiche a risparmio energetico sono integrate in tutto l’hotel, espressione di un approccio responsabile e orientato al futuro. Un esempio concreto di questa filosofia è l’utilizzo di sistemi avanzati di gestione energetica (EMS), come Rhapsody di Telkonet, che permettono un controllo intelligente della temperatura e della ventilazione. Grazie a un software sofisticato, il sistema analizza dati come temperatura interna ed esterna, ora del giorno, umidità e esposizione solare per regolare automaticamente il clima della stanza — garantendo il massimo comfort con un consumo energetico ridotto.

Tuttavia, questa attenzione all’efficienza potrebbe essere ulteriormente valorizzata con un sistema GRMS (Guest Room Management System) più ottimizzato. Per esempio, sebbene una keycard magnetica attivi l’illuminazione, la disposizione di luci e interruttori non segue una logica ergonomica: manca un comando centrale vicino al letto, e alcune luci — come quella sopra al minibar — restano accese tutta la notte, disturbando il sonno. Nonostante il design sia curato nei minimi dettagli, una struttura tecnologica più funzionale potrebbe migliorare sensibilmente l’esperienza degli ospiti, rendendo il soggiorno non solo esteticamente appagante, ma anche più intuitivo e sostenibile.

L’intera struttura si inserisce con grazia e misura nel tessuto vivace di New York, riflettendone energia e ritmo attraverso la visione progettuale di Lissoni, che fonde con maestria elementi storici e contemporanei. Reinterpretando l’anima vibrante e sfaccettata della città che non dorme mai, AKA NoMad ne cattura il battito costante e il carisma senza tempo fatto di strade, edifici e vicoli.

AKA NoMad is a sanctuary of style and sophistication in the heart of Manhattan, perfect for those seeking an exclusive stay experience. With a few additional smart tech upgrades, it could become a true benchmark of sustainable, intelligent luxury.

Lucia ZiliottoAuthor

Travel Stories è un progetto di VDA Telkonet dedicato alla promozione del turismo sostenibile. I contenuti sono stati raccolti e prodotti dagli autori a scopo educativo e riflettono esperienze personali di viaggio.

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